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Leggere il teatro di Brecht attraverso Badiou e Deleuze: per penetrare nei conflitti dei primi decenni del Novecento e per reinterpretare apparenti incongruenze e paradossi della scrittura brechtiana. Nell'incertezza dei nuovi processi di soggettivazione, la singolare persistenza dell'individuo nei primi drammi di Brecht trova la sua ragion d'essere nella necessità di rifondare i legami all'interno dell'atomizzazione della società. Legami che non siano assoluti, ma che si realizzino nel divenire di una potenziale singolarità universale, che finisce tuttavia per lasciare il posto a un ripiegamento etico individuale, senza aver cambiato il mondo.